Ipotizzando il compenso di euro 2.000,00, da questi andrà detratto il 37% dei parametri, in questo caso circa 178,00 euro.
Dopo andrà decurtato circa il 50% per i costi dello studio: ricerche svolte ai fini dell’atto (in conservatoria, catasto, archivio notarile), stipendi dei dipendenti, forniture dello studio, utenze, affitto o mutuo, licenze per i software e gli hardware, e via dicendo.
Da quel che rimane, dovrà poi essere accantonata un’altra metà per il pagamento delle imposte sul reddito.
Alla fine di questo percorso c’è il guadagno.